Sempre più spesso si sente parlare di uno stile di vita denominato “pensiero positivo”. È una vera e propria corrente filosofica che, lentamente, si fa strada nella quotidianità di chi lo avverte nel profondo.
Si tratta di una caratteristica che, soprattutto nei momenti in cui tutto sembra andare storto e la vita non ti sorride, dovrebbe essere per te simile a un mantra da ripetere ogni giorno.
Winston Churchill diceva che “un pessimista vede difficoltà insormontabili in ogni opportunità che gli si prospetta di fronte, mentre un ottimista vede dell’opportunità in ogni difficoltà.“
Ha ragione?
Beh, lo possiamo notare nella vita di tutti i giorni. Le persone più sono felici e più sono riconoscenti, meno stressate e meno depresse al contrario di chi tende a incurvare le labbra in un broncio continuo. Questo perché chi si avvale del pensiero positivo affronta i problemi in maniera diversa da chi ha un carattere più razionale o, peggio, pessimista.
Diverso come?
Più propositivo.
Ti faccio un esempio. Stai facendo la tua passeggiata giornaliera alla ricerca del relax. D’improvviso ti rendi conto che la strada che fai di solito è inagibile per via di alcuni lavori di manutenzione.
Che cosa fai? Qual è il tuo prossimo passo? Come affronti il problema?
Ritorni indietro mogio fino a casa o cambi percorso alla ricerca di un nuovo luogo da esplorare?
Ecco, il primo avrà perso una buona possibilità di osservare il mondo da un’altra prospettiva e si sentirà arrabbiato, frustato e deluso. Il secondo, invece, grazie alla sua propensione a vedere del positivo in ogni cosa, è stato in grado di risolvere il problema e di godere dell’inaspettato fuori programma.
Ma la scienza che cosa dice a riguardo? Ci sono delle basi che attestano quanto dichiarato o tutto è fondato sul niente?
Il Pensiero Positivo: La Parola alla Scienza
La scienza ha parlato e lo ha fatto attraverso quello che sa fare meglio: tramite ricerche e studi approfonditi si è riuscito a dimostrare l’incremento del benessere psico-fisico attribuito alla mentalità positiva.
Esaminiamo un caso alla volta.
L’Ottimismo Nella Salute Fisica
L’obiettivo primario di ogni singolo individuo, a discapito di ciò che si è portati a pensare, non è essere felici ma sopravvivere. È un desiderio nascosto che non puoi percepire, ma è dentro di noi da quando siamo nati. Ma che cosa centra con il pensiero positivo?
Te lo spiego subito.
Sì, l’ottimismo è legato alla longevità. Lo dice una ricerca iniziata nel 1960 e terminata con successo negli anni 2000.
Lo studio è stato realizzato dalla Division of Adult Psychiatry nella Mayo Clinic di Rochester, nel Minnesota la quale si è data come obiettivo quello di esaminare il modo in cui le persone spiegano gli eventi della vita come fattore di rischio di morte precoce.
L’esperimento comincia nel 1960 con un campione di uomini e donne a cui è stato fornito un test da compilare. A ogni domanda è stato assegnato un punteggio che partiva dal livello più basso (pessimismo) fino ad arrivare a quello più alto (ottimismo).
Quarant’anni dopo si è potuto verificare il risultato: per ogni aumento di 10 punti, il rischio di morte precoce va a diminuire del 19 per cento.
Il pensiero positivo svolge anche un ruolo importante nella convalescenza di una malattia.
Alcuni studi, per esempio, hanno ricercato a fondo una correlazione tra il pensiero positivo e il cancro al seno.
In questo caso è stato dimostrato che le persone ottimiste per natura si ritrovano a provare meno angoscia nel momento in cui sono messe di fronte a una situazione di grave entità come questa.
Ma non è tutto, queste ricerche hanno stabilito che uno spirito combattivo ha più possibilità di sopravvivere al cancro, perché la sua tenacia permette di sviluppare una maggiore resistenza e prestanza fisica.
I due casi sovra-descritti condividono un’unica tematica: l’ottimismo può influire profondamente sulla salute fisica di una persona. Già solo il semplice fatto di aspettarsi un risultato positivo e sentirsi pieno di speranza può dare al sistema immunitario un valido contributo nella prevenzione delle malattie e nell’affrontare periodi di cure stressanti.
Il Pensare Positivo e il Benessere della Mente: la Correlazione
E se il corpo ottiene parecchi benefici nell’improntare la vita su una modalità ottimista, anche la mente può ritenersi soddisfatta.
Esempi lampanti sono riportati in uno studio del 1992, dove Litt e altri ricercatori hanno esaminato l’incontro tra pessimismo e ottimismo nella fecondazione in vitro.
In questo caso si sono valutate le reazioni a un riscontro negativo sul test di gravidanza. Chi non è stato capace di rialzarsi, con il tempo ha sviluppato segnali di depressione mentre gli altri hanno portato la loro attenzione sul rapporto di coppia, arrivando a raggiungere la serenità per affrontare un secondo tentativo.
Questo suggerisce che chi fonda la sua vita su un modo di pensare positivo è capace di far fronte alle delusioni della vita, puntando tutto sugli aspetti positivi.
La scienza dice anche che le persone propense a vedere il mondo a colori sono quelle che più tendono a impegnarsi nella soluzione dei problemi.
Questo perché non si fermano alla prima difficoltà, ma cercano in tutti i modi possibili di saltare e/o aggirare l’ostacolo per superarlo.
Lo dimostra una ricerca del 1992 ad opera di Taylor per l’University of Texas incentrata sui malati di HIV. I pazienti più positivi si sono scoperti essere più propositivi e volenterosi. Sono stati, infatti, capaci di organizzare i loro piani di recupero, chiedere informazioni e ulteriore supporto per riuscire a vincere l’enorme battaglia contro se stessi.
Gli ottimisti tendono anche ad accettare la realtà e la inquadrano nella miglior luce possibile, mentre i pessimisti tendono alla negazione e all’abbandonare gli obiettivi che si erano prefissati perché certi di non riuscire a proseguire oltre.
Come vedi, sono molteplici gli studi scientifici che sono stati realizzati sul pensiero positivo e la grande maggioranza di questi arrivano alle stesse identiche conclusioni: ottimismo uguale buona salute, sia fisica che mentale.
Quindi, per rispondere alle domande che ci eravamo fissati a inizio articolo, sì, gli ottimisti vivono più a lungo e sono in grado di affrontare al meglio situazioni complicate.