Chi è alle prese con la sessione estiva degli esami universitari e chi sta affrontando le prove orali della maturità, in questo periodo di intenso studio è certamente alla ricerca di metodi che focalizzino l’attenzione su come imparare a memoria determinati argomenti.
Ore e ore trascorse alla scrivania tra un computer portatile e ampi volumi di libri su cui chinare la testa. Pagine e pagine da memorizzare e quando ti fermi… non ricordi più nulla.
La memoria, tasto dolente, vero? Ma di che cosa parliamo con esattezza?
Questa non è altro che un processo molto complicato costituito da un paio di attività cerebrali che si articolano su tre livelli differenti. Vediamo come funziona più nel dettaglio.
La prima fase riguarda la creazione del ricordo, dove il cervello invia dei segnali che associa a un determinato evento che stai vivendo in quel momento, creando connessioni tra i neuroni. Questi collegamenti vengono chiamati in gergo scientifico sinapsi.
La seconda parte è relativa al consolidamento della memoria che si basa su un processo a lungo termine. Molto di tale procedimento avviene nel periodo in cui stiamo dormendo. Qui il cervello rafforza le sinapsi create in precedenza, elaborando le informazioni ricevute e immagazzinandole in “cassetti” che verranno aperti nel momento in cui abbiamo bisogno di quelle determinate nozioni.
La terza e ultima fase è proprio il ricordo.
Ricordare è più semplice se alleniamo la nostra memoria nel tempo, perché mantiene in allerta la zona del cervello che se ne occupa e fortifica maggiormente le sinapsi.
Ora, la perdita di memoria è una parte normale dell’invecchiamento. Con l’avanzare dell’età tendiamo a perdere qualcosa, ma ciò non significa che non è possibile rallentarne il processo. Come?
Qui di seguito ti mostro le tecniche di memorizzazione più consigliate, corredate da ricerche scientifiche che ne attestano la veridicità.
Tecniche Di Memorizzazione: 4 Trucchi Scientifici Per Potenziare la Memoria
1. La Meditazione Migliora la Memoria d’Apprendimento
La memoria di apprendimento si può immaginare come un insieme di post-it situati all’interno del cervello. È il luogo dove le informazioni vengono temporaneamente immagazzinate.
La utilizziamo quando impariamo il nome di qualcuno o presti attenzione all’indirizzo di un luogo dove desideri andare. Questi dettagli vengono appuntati in quella particolare zona cerebrale fino al momento in cui l’organo più importante del tuo corpo capisce che non ne hai più bisogno.
Esattamente come un post-it: quando non ti serve più, lo butti via. Così accade con la memoria d’apprendimento; nell’istante in cui quelle determinate informazioni non necessitano più di essere ricordate, vengono rimosse.
Se, invece, risultano essere dati importanti, allora impegnano la memoria a lungo termine dove possono essere rafforzate e richiamate in futuro.
Ora, la memoria di apprendimento viene utilizzata ogni giorno, anche se non ce ne rendiamo conto. Ci rende la vita molto più facile, quando è ai massimi livelli. Negli adulti il massimo di elementi che è possibile ricordare a breve termine è sette. Ma se non la usi molto spesso alla sua capacità massima, la meditazione è una delle tecniche mnemoniche che ti aiuta a rafforzarla inconsapevolmente.
Alcuni studi hanno dimostrato come meditare migliori il richiamo della memoria in appena otto settimane. Questo perché la meditazione ci aiuta a concentrarci, anche se in quel momento ti può sembrare proprio il contrario.
2. La Caffeina Consolida la Memoria
Non mi guardare con i tuoi occhi sgranati. Non lo dico io, ma scienziati e studiosi che hanno concentrato le loro risorse per donarci i loro strabilianti risultati.
La caffeina può aiutare la memoria. Sì, è così.
Ora, se la assumi prima di aver imparato qualcosa di nuovo, non ottieni l’effetto contrario ma poco ci manca, perché crea uno scombussolamento tale da non aiutarti. Ma se prendi un caffè subito dopo aver studiato, questo ti aiuta a mantenere vivi i ricordi di ciò che hai appreso fino alle successive 24 ore.
Lo dice una ricerca recente di febbraio 2014 pubblicato su Nature Science che dimostra come una pillola di caffeina dopo lo studio, migliora effettivamente la memoria fino al giorno dopo.
3. L’Attività Fisica Migliora il Richiamo della Memoria
L’esercizio fisico fa bene. In tutti i sensi.
Non solo contribuisce alla perdita di peso e al benessere emotivo, ma allenarsi un tot di ore tutti i giorni migliora le capacità cognitive della memoria.
Uno studio australiano del 2013 ha, infatti, dimostrato come, anche negli anziani, il fitness rallenti il rallentamento della memoria.
Quindi, se stai cercando un modo per mantenere i tuoi ricordi ben saldi, fare una breve passeggiata tutti i giorni potrebbe certamente essere la risposta giusta.
4. Dormire di Più Consolida i Ricordi
Ricordi quando nell’introduzione ti ho parlato del consolidamento dei ricordi che avviene durante il sonno? Ecco, alcuni studiosi hanno voluto concentrarsi a fondo su tale processo, ricavandone risultati molto interessanti.
Dal momento che, appunto, il sonno è il momento in cui avviene il procedimento di consolidamento della memoria, è abbastanza logico pensare che dormire abbastanza aiuti a migliorare la stessa.
Lo dimostra anche uno studio il quale afferma che la memoria quando viene registrata in primis nell’ippocampo risulta essere ancora piuttosto fragile, soprattutto se al cervello viene richiesto di immagazzinare più informazioni, magari anche di un’elevata importanza.
Quando chiudiamo gli occhi e ci lasciamo andare al dolce abbraccio di Morfeo, invece, i ricordi vengono spinti alle neocorteccia, zona in cui questi vengono memorizzati impedendo loro di essere sovrascritti. Funziona esattamente come un grande armadio dotato di tanti cassetti all’interno dei quali vengono inseriti i dati e le informazioni che necessitiamo ricordare nel lungo periodo.
La ricerca dice, inoltre, che anche un breve pisolino è in grado di migliorare la memoria di richiamo.
Quindi, non solo dormire ci permette di ricaricare le pile per affrontare il giorno successivo con l’umore giusto, ma dormire sia prima che dopo aver studiato aumenta le possibilità di apprendere nozioni anche di una certa importanza.
I ricercatori hanno inoltre scoperto che la privazione del sonno può influenzare di molto la nostra capacità di impegnarci e di apprendimento di cose nuove. Questa influisce anche sul consolidamento dei nuovi ricordi creati che tendono a perdere di consistenza qualora sottoponiamo il nostro corpo a una continua veglia.