I social media fanno parte della nostra vita da ormai qualche decennio. Prima ancora del lancio di Facebook avvenuto nel 2004 da parte di Mark Zuckerberg, i nati negli anni ’80 non possono non ricordare l’intramontabile MySpace, un social network americano che racchiude in sé una serie di strumenti tali da raffigurare il primo vero punto di riferimento per moltissimi giovani.

Infatti, il sito permette di creare una propria pagina personale adibita a diario che è possibile personalizzare con colori e trame in modo da renderla un rifugio nelle giornate di pioggia. MySpace consente di avere sempre con sé un vero e proprio giornale di bordo dove scrivere pensieri, racconti, postare immagini, inserire video. Ha addirittura un sistema di messaggistica interno al quale probabilmente si è ispirato anche Facebook.

Ma MySpace e il pupillo di Zuckerberg non sono i soli a farla da padrone nell’intricato settore dei social network. Due anni dopo, nel 2006 per l’esattezza, ecco fare capolino il simpatico uccellino di Twitter che ha totalmente rivoluzionato il nostro modo di fare comunicazione.

Jack Dorsey, è lui il geniale promotore di questa straordinaria creazione. Con Twitter, infatti, si è integrata una modalità del tutto nuova che incentra in sé le caratteristiche dei social network e del blogging. Sì, avete capito bene. L’intraprendente mascotte volatile, infatti, consente di crearsi una bacheca virtuale dove in 140 caratteri si può raccontare una storia, creare interazioni con persone di tutto il mondo, seguire volti noti dello spettacolo nazionale e internazionale e diventare uno dei punti di riferimento in un determinato settore.

Come si può vedere, c’è solo che l’imbarazzo della scelta. MySpace, Facebook, Twitter, Google Plus, fanno tutti parte della grandissima famiglia dei social network, ognuno con le sue differenze, con le sue opzioni, con le sue caratteristiche e i design particolari che li contraddistinguono l’uno dall’altro.

Tutti quanti, però, hanno un solo e unico dettaglio in comune: la foto profilo.

profilo social networkIl famigerato riquadro bianco, spesso situato sul lato sinistro delle nostre bacheche, è lì, come un falco a guardarci, intrepido e ansioso di essere riempito da una bella immagine che ci sappia rappresentare al meglio.

Ed è forse la prima cosa che fai in assoluto, perché quel quadrato bianco e vuoto è proprio la prima cosa che desideri sparisca al più presto dal tuo sguardo. Così, metti mano al disco rigido e carichi la prima fotografia scattata che ti ispira e ti regali un sorriso.

Ma sei sicuro che si tratti della scelta vincente?

Ora, lo sai benissimo che i social network sono diventati una vetrina e persino il tuo datore di lavoro ogni tanto si prende la briga di sbirciare sul tuo profilo per capire che tipo di persona sei al di fuori dell’orario di ufficio e che cosa combini quando non hai il fiato sul collo.

Non è, quindi, consigliato inserire una foto che ti ritragga in costume da bagno, seduto sul water (sì, ho visto anche questo), o con smorfie provocate da una sbronza colossale. No, decoro è la parola d’ordine. Ovviamente, nessuno ti vieta di tenere fermo il tuo lato simpatico e bonaccione con una foto in giacca e cravatta, ma senza dubbio il tuo bel viso con una linguaccia può essere un ottimo deterrente per un’espressione buffa che metta di buon umore chi si accinge a trascorrere parte del suo prezioso tempo sulla tua pagina profilo.

Ma se per te non è altro che un semplice passatempo e un’attività divertente da fare nei famigerati “tempi morti”, sarai certamente sorpreso di notare quante ricerche scientifiche siano nate proprio per studiare a fondo questo particolare fenomeno.

Esiste, infatti, una branchia della scienza che approfondisce tutto quello che c’è dietro una foto profilo, pronta a rispondere alle tue domande e a farti capire quale sia l’immagine perfetta che dovresti dare di te. Una di queste è stata pubblicata sul Psychological Science nel 2014, dove viene spiegata l’importanza vitale di una immagine adatta che sappia valorizzarti a dovere. Sei pronto a scoprirlo?

I 7 Elementi che Costituiscono la Foto Profilo Perfetta

immagine profilo social mediaSapevi che le persone ci impiegano la meravigliosa cifra di 40 millisecondi per farsi un’opinione su di te dopo aver visto una tua fotografia? L’insieme che contraddistingue il tuo essere, come il dove si posa lo sguardo, cosa invece non guardi, i vestiti che indossi, gli accessori che ti accompagnano, se stai sorridendo oppure no, è quello che la gente pone l’attenzione e fa “capire”, anche solo dopo una rapidissima occhiata, chi sei e che ruolo hai nella società.

Ovviamente, tutto questo è abbastanza superficiale, sono d’accordo. Non è certo una foto che dice se sei una brava persona oppure no, ma come si suol dire: “l’abito fa il monaco”.

Nella ricerca linkata in precedenza ci sono 7 punti che definiscono la migliore foto profilo in assoluto. Ecco qual è:

  • Largo sorriso sincero e denti fuori
  • Abiti di colore scuro o chiaro, a seconda della stagione
  • Mascella nascosta con un gioco di ombre
  • Prospettiva dalle spalle in su
  • Sguardo rivolto in avanti
  • Struttura asimmetrica
  • Occhi vispi e belli aperti.

Si raccomanda, inoltre, di usare uno sfondo luminoso che faccia spiccare solo ed esclusivamente la tua figura.

No assoluto, invece, ai cappelli, agli occhiali da sole, alle ombre sugli occhi, a una risata isterica e alle pose sexy.

Ecco, sì, le foto di uomini e donne in posizioni sensuali non sono affatto professionali e, spesso e volentieri, forniscono soltanto il risultato di sembrare ridicoli e con poco senso del gusto. Evitiamole, abbiamo davvero così tanto bisogno di apparire così tanto per essere sicuri di noi?

Gli ultimi trucchi, infine, dicono di ritagliare lo spazio della foto profilo solo per sé. Non usare una immagine in cui sei con il tuo cane, con la tua famiglia o con i tuoi amici. Rappresenta te, quindi mostra il tuo bel faccione senza vergognarti e sii un po’ presuntuoso! Evita anche il logo aziendale a meno che la tua non sia una pagina social dedicata ai servizi che vendi al pubblico.

E per ultimo, ma non meno importante, l’immagine deve essere grande almeno 600 px. È la misura ideale per non risultare sgranata o poco visibile.