Succede. Molto più spesso di quanto immagini.

Stai passeggiando tra i negozi con le dita della mano intrecciate in quelle della tua ragazza. L’altra mano tiene uno smartphone di ultima generazione, mentre il tuo sguardo, fintamente compiaciuto, cerca di fissare lo schermo alla ricerca di qualcosa di più divertente di un pomeriggio trascorso a fare shopping.

D’improvviso si avvicina a te una ragazza dal volto familiare. La saluti con entusiasmo e cominci a parlare con lei del più e del meno. La tua compagna, visivamente irritata, ti chiede spiegazioni e ti fa la fatidica domanda: e lei chi è?

Panico.

I tuoi occhi, prima gioiosi, si spalancano in un’espressione sorpresa e terrorizzata. Chi è?

Non ricordi come si chiama, vero? Tranquillo, non sei l’unico.

Ricordare i nomi delle persone non è poi così facile come si tende a credere. Ma prima o poi ci passiamo tutti ed è un percorso perfettamente normale. Questo perché ogni giorno vediamo sempre volti nuovi, incontriamo nuove persone e ognuna di queste lascia dentro di noi un qualcosa. Alcune entrano nella nostra vita ed escono quasi subito senza lasciarci nulla, altre ancora portano con sé una scia di dolore e di delusione, altre, infine, rimangono al nostro fianco per sempre.

I nomi sono un po’ come le persone: vanno e vengono. Ma a volte diventa necessario, se non fondamentale, dover ricordare il nome di una persona. Un esempio? Ti ricordi di quel collega di lavoro che opera nella filiale di un altro Paese? Vi eravate incontrati l’anno scorso alla solita festa aziendale, ti aveva detto come si chiamava e avevate persino scambiato due parole.

E ora? Te lo ritrovi proprio lì, di fronte ai tuoi occhi. Ti guarda, ti riconosce e ti saluta. Ma tu non hai la più pallida idea di quale sia il suo nome e, per evitare brutte figure, ti limiti a sorridere e a parlare con lui come se vi conosceste da molto tempo.

Sei stanco di trovarti in queste situazioni, vero? Lo capisco, è una delle sensazioni più imbarazzanti, dalle quali districarsi non è facile. Quello che però forse non sai è che esistono dei modi per ricordare i nomi delle persone dopo essersi presentati. Quali sono? Te li suggerisce niente di meno che la comunità scientifica!

Come Ricordare i Nomi Secondo le Regole della Scienza

1. Guardiamoci Negli Occhi

ricordare il nome di una personaD’accordo, sembra quasi superfluo doverlo ribadire, ma sei davvero sicuro che quando parli con una persona per la prima volta presti attenzione ai suoi occhi?

Secondo uno studio del 2007 affrontato dalla Tokyo Gakugei University, i partecipanti all’esperimento che si sono soffermati qualche secondo sugli occhi delle persone sconosciute sono riusciti ad associare i nomi ai volti giusti con la maggiore probabilità di chi ha puntato il suo sguardo verso altre parti del viso, come il mento o la fronte.

2. Ispiriamoci con la Creatività

È uno dei consigli della nonna su come ricordare i nomi: giocare con i pensieri ed essere creativi. Per rafforzare il legame tra il viso di una persona e il suo nome, è importante creare dei creativi promemoria giocosi semplici da ricordare.

Ce lo conferma anche Joshua Foer, scrittore e giornalista scientifico, nonché campione di memoria. Un esempio? Ti viene appena presentato dal tuo capo un nuovo tirocinante che dovrai seguire per tutto il periodo del suo tirocinio. Il suo nome è Roberto. Cosa fai per ricordartelo? Associ dei segnali. Ad esempio se la prima cosa che ti viene in mente quando senti il nome Roberto è il famoso Roberto Benigni, immagina il tuo nuovo collega su un palco a recitare o mentre interpreta il più famoso film del già citato Benigni, “La vita è bella”.

Così facendo ti verrà molto più facile richiamare alla memoria il nome del tuo collega ogni volta che sarà necessario.

Puoi anche ricorrere ad associazioni buffe, ricorda che è per una buona causa!

3. L’Emotività Gioca un Ruolo Fondamentale su Come Ricordare i Nomi

Non preoccuparti, per ricordare i nomi delle persone non è necessario affezionarsi così tanto da diventare delle cozze viventi. Ma devi ammettere che creare un legame affettivo con la persona che cerchi di ricordare può aiutarti parecchio a stamparla nella memoria a lungo termine del cervello.

Una recente revisione condotta dagli scienziati del MIT e dagli studiosi di Harward ha verificato come questo sia possibile. Nei loro esperimenti, infatti, è stato chiesto ad alcune persone di partecipare a test di memoria, tra i quali osservare centinaia di fotografie associando a esse il nome corretto.

Si è scoperto che le foto sono molto più semplici da ricordare, al contrario di forme e colori messi a caso, nonostante le prime fossero parecchio più numerose delle seconde e delle terze. Questo perché un’immagine è in grado di scaturire emozioni e ricordi personali legati all’infanzia. Per esempio, la foto di un otto-volante potrebbe ricordare il terrore vissuto da bambini nel primo giro al luna-park, scatenando un ricordo intrinseco nel subconscio che verrà portato avanti per il resto della vita. Un quadrato di colore rosa, invece, non trasuda alcun sentimento, quindi non lascia dietro nulla che per il cervello valga la pena ricordare.

4. È Arrivata l’Ora di Barare

No, non è l’ultima spiaggia, ma sicuramente è un ottimo trucco su come ricordare i nomi. Si basa sul concetto dell’anticipazione, ossia cercare di conoscere in anticipo come si chiama quella determinata persona che sai di dover incontrare.

Lo afferma uno studio americano, datato novembre 2011 e pubblicato sul Journal of Cognitive Neuroscienze, che spiega come sapere già il volto della persona che vedrai da lì a breve aiuta a imparare meglio il suo nome.

5. Focalizzati e Concentrati!

ricordare i nomi delle personeTi ricordi l’ultima volta che ti hanno presentato una persona importante nel bel mezzo di una festa affollata? Eri concentrato sul momento in sé o nel frattempo stavi cercando un volto amico tra la folla, ammiccando a quella bella ragazza seduta in un angolo poco distante, sorseggiando il tuo bicchiere di Spumante?

Se stai abbassando lo sguardo colpevole, fa un bel respiro profondo perché capita a molti. Ma ora ti domando: come si chiamava quella persona? Scommetto che non te lo ricordi, dico bene? Sai una cosa? In realtà te lo sei dimenticato già nel momento in cui lo sconosciuto si è voltato e si è allontanato da te per salutare qualcun altro.

Questo succede perché in quel determinato istante non eri focalizzato sul “pezzo”. E se non sei concentrato, il cervello non è in grado di lavorare con la memoria nel modo corretto. Di conseguenza, quando in un secondo tempo tenti di accedere alle informazioni immagazzinate durante la festa, non le troverai perché in realtà non le hai davvero messe nel cassetto dei ricordi.

Per evitarlo e ricordare i nomi delle persone ogni qual volta che si avvicinano per stringerti la mano, concentrati. Isola tutto il resto e focalizzati soltanto su chi hai di fronte.