La tua ragazza ti ha lasciato dopo una relazione intensa durata ben dieci anni. Dentro la tua mente, miriadi di emozioni e sensazioni vagano senza una direzione prestabilita in un cambiamento di umore che va dalla risata isterica alla caduta di piccole gocce dal sapore salato sul tuo volto. Queste si intersecano in una pressione dolorosa al petto che spinge il cuore a battere con più vigore, dandoti quella triste e fastidiosa sensazione del “cuore in gola”.
È il “mal di cuore”, la classica doccia fredda, quella terribile oppressione che si avverte nel momento in cui vieni investito da una cattiva notizia.
Ma perché il dolore della mente si appropria del lato fisico del corpo? È davvero reale quello che senti? In fondo, lo sai bene anche tu, il cuore è soltanto un simbolo e tutto il lavoro relativo ai sentimenti viene svolto dall’organo principale: il cervello.
Quindi come è possibile che provare intense emozioni provochi particolari sensazioni al petto?
La risposta non è poi così complicata come possa sembrare: una vera ragione in realtà non è ancora stata trovata dalla scienza che, fino a ora, è costretta a lavorare attraverso ipotesi ed esperimenti per trovare il percorso che combaci con la strada giusta.
Alcuni professori di materie psicologiche presso la Virginia University spiegano che la causa del malessere fisico offerto dalle emozioni negative potrebbe essere ricercata nella corteccia cingolata anteriore, una zona del cervello che regolarizza il pensiero delle reazioni emotive, creando così una vera e propria mappa delle emozioni capace di coinvolgere non solo il lato positivo ma anche quello negativo.
Viene affermato che questa particolare area cerebrale sia in grado di stimolare il nervo vago il quale parte nel tronco del cervello e viaggia attraverso il petto e all’addome. Ciò provoca una stimolazione che porta dolore toracico.
Lo Studio Che Porta al Tracciamento Della Mappa Delle Emozioni
Poco più sopra ti ho accennato alla mappa delle emozioni, ma dove si trova? E quali sono le sensazioni che ne segnano il percorso?
Due università finlandesi ci hanno lavorato sopra e con uno studio pubblicato sul Proceedings of the National Academy of Sciences nel 2013 hanno chiesto a 700 persone di individuare dove avvertivano i segnali delle loro emozioni sui loro corpi.
L’esperimento ha dimostrato una certa coerenza e similitudine tra le differenti culture messe a confronto. Alcune emozioni come la rabbia, l’ansia e la paura sono state associate a sensazioni forti avvertite lungo l’area toracica; mentre la felicità, la serenità e il sentimento d’amore hanno avuto un impatto notevole e positivo in tutto il corpo.
I ricercatori hanno spiegato questi fenomeni come una sorte di chiave pronta ad aprire le difese personali contro i pericoli dell’ambiente che ci circonda. Questa regola le attività del sistema cardiovascolare o nervoso e permette di far fronte a particolari “minacce” come una delusione.
Resta assodato che un solo studio non basta per affermare la certa validità dello stesso. È però certamente un enorme passo in avanti e una spinta per esplorare più a fondo le magiche e favolose aree della mappa delle emozioni.